E’ arrivata una nuova scadenza fiscale, non ne sentivamo la necessità, ma è arrivata lo stesso. Si tratta della dichiarazione sostitutiva per gli aiuti di stato. E’ già stato messo a disposizione il modello dell’autodichiarazione che dovrà essere presentato entro il 30 giugno 2022. Ma vediamo insieme di cosa si tratta e quali sono le eventuali sanzioni.
Autodichiarazione aiuti di stato 2022: cos’è?
Tutti coloro che hanno ricevuto aiuti di stato per fronteggiare l’emergenza da covid-19, come il contributo perequativo, devono presentare un’istanza all’agenzia delle entrate. Gli aiuti ricevuti possono essere sotto forma di contributi, bonus o ristori.
Modello e scadenza
L’agenzia delle entrate, col provvedimento 143438 del 2022, ha approvato e pubblicato il modello per la Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà per gli aiuti di stato, scaricabile dal sito ufficiale.
Come detto in precedenza, il modello si presenta entro e non oltre il 30 giugno 2022.
Cosa indicare nella dichiarazione sostitutiva aiuti di stato
Occorre inserire una serie di informazioni che l’Agenzia delle Entrate non ha. In particolare, nel modello si dichiara di aver rispettato i requisiti previsti dalla sezione 3.1 del Temporary Framework e, per chi vuole usufruire dei massimali della sezione 3.12, il rispetto delle condizioni di questa sezione.
Nel caso in cui si siano superati i massimali, occorre indicare anche come si intende sanare la posizione. Si può procedere versando la parte non dovuta tramite F24, aumentata dei relativi interessi, o portandola a scomputo dagli aiuti successivi.
Come si presenta la dichiarazione sostitutiva?
L’autodichiarazione si presenta telematicamente all’Agenzia delle Entrate tramite i canali classici. Si può procedere, infatti, tramite il servizio web dell’area riservata di Entratel oppure tramite Desktop telematico o software integrati a quest’ultimo, purché il file rispetti le specifiche tecniche.
Sanzioni per omessa presentazione autodichiarazione aiuti di stato
Questo è forse il punto più controverso. Nel caso in cui la dichiarazione non venga inviata non sono previste sanzioni. Se invece si invia in modo errato può portare a sanzioni anche di natura penale.
Oltretutto l’obbligo di presentazione può essere superato se si compilano i righi RS401 e RS402 della dichiarazione dei redditi.
Questo metodo ha essenzialmente due vantaggi: è meno rischiosa perché la compilazione è più agevole. Infatti nella dichiarazione dei redditi gli aiuti di stato sono già codificati, e riducono la probabilità di errore rispetto all’autodichiarazione di cui parlato prima. Per quelli non codificati, si può sempre usare il codice “999-Altri aiuti di Stato e de minimis diversi da quelli sopra elencati”.
In secondo luogo questa soluzione permette di allungare il termine dal 30 giugno al 30 novembre, cioè quello dell’invio del modello unico, e di dare più tempo agli operatori per la compilazione.
Dichiarazione aiuti di stato: come procedere?
Come detto all’inizio, questo è un altro di quegli adempimenti di cui non si sentiva la mancanza. Ormai è diventata una corsa all’ultima scadenza, e il legislatore non sembra voler cambiare questo andazzo.
Almeno per questo c’è una soluzione.
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