Abbiamo già parlato della dichiarazione sostitutiva per gli aiuti di stato, ma sono un cambiate un po’ di cose da allora. Come capita sempre in Italia, del resto.
Modello Aiuti di Stato Covid: cos’è
Si tratta di un’autodichiarazione che devono inviare tutti coloro che hanno ricevuto dei contributi a fondo perduto e aiuti di vario genere durante il periodo Covid.
Va dichiarato che non si sono superati i limiti imposti dall’Europa relativi agli aiuti di stato, infatti si tratta di un adempimento europeo che non può essere sospeso.
A tal proposito, era stata pure presentata una richiesta di sospensione proprio di questo adempimento, poi rigettata dal TAR del Lazio con l’ordinanza n. 3932 del 22/06/22.
Rimane comunque un obbligo soggetto a notevoli critiche da parte degli operatori, in quanto occorre autocertificare dei dati che sono già in possesso dall’Agenzia.
Autodichiarazione aiuti di stato: Proroga
Partiamo innanzitutto dalla scadenza. Prima era il 30 giugno, poi è stata prorogata al 30 novembre 2022 grazie al provvedimento n. 233822/2022 del 22 giugno 2022.
Questa proroga è resa possibile grazie al decreto Semplificazioni (D.L. n. 73/2022) che ha spostato i termini di registrazione, per l’Agenzia delle Entrate, degli aiuti elargiti durante il periodo Covid, nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (RNA).
Infatti l’adempimento, a carico dell’Agenzia delle Entrate, è slittato al 30 giugno 2023.
Registro nazionale aiuti di stato: cos’è?
Il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato verifica il rispetto della normativa comunitaria nella concessione degli aiuti da parte delle amministrazioni pubbliche.
Questo registro ha una funzione di controllo e trasparenza, e la dichiarazione aiuti di stato supporta l’Agenzia delle Entrate ad inserire gli aiuti concessi in questo registro.
Dichiarazione aiuti di stato: Modello semplificato
Quindi se non può essere evitato, almeno può essere semplificato. Questo è quello che ha fatto l’Agenzia delle Entrate col nuovo modello della dichiarazione sostitutiva atto di notorietà.
In pratica è stata introdotta una nuova casella “ES”, con il quale è possibile non indicare l’elenco dettagliato degli aiuti ricevuti.
Tuttavia non tutti possono usufruire di questa semplificazione, ma solo coloro che non hanno superato i limiti della sezione 3.1 del temporary framework, cioè 800.000 euro fino al 27/01/2021 e 1.800.000 dal 28/01/2021.
Inoltre si escludono gli aiuti riguardanti l’IMU elencati nel quadro A, poiché la Commissione Europea ha negato la semplificazione per questa tipologia, e quindi si compilano regolarmente.
Quali aiuti di stato vanno indicati in dichiarazione?
E’ già possibile usufruire del modello semplificato dal 27 ottobre 2022, ma è facoltativo al modello ordinario, cioè è possibile esporre i dettagli degli aiuti ricevuti nel quadro A.
Coloro che hanno già inviato la dichiarazione con il precedente modello non devono fare nulla, infatti non si è tenuti a ripresentarla.
Tuttavia ci sono delle novità per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi.
Gli aiuti del quadro A, per i quali sono presenti i campi “Settore” e “Codice attività“, non occorre indicarli nel prospetto aiuti di stato del modello Redditi 2022.
Quindi, se un soggetto barra la casella ES e vuole usufruire del modello semplificato, deve compilare il prospetto aiuti di stato del quadro RS della dichiarazione dei redditi. Questo perché non sta elencando il dettaglio degli aiuti ricevuti.
Questo ragionamento riduce, in effetti, la semplificazione che questo nuovo modello vuole dare. E non è la prima volta che nell’intento di semplificare, si complicano ancora di più le cose.
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